lunedì 30 marzo 2015

CHE ALLENAMENTO!

Inizialmente domenica 29 marzo doveva essere una giornata tranquilla, sportivamente parlando.
Nessuna gara, nessun allenamento di gruppo, nessuna follia. Avevo optato per il minimo sindacale di 20 km al Parco Nord con rientro a casa presto per poter andare a vedere gli arrivi della Stramilano dei miei amici all'Arena.

Poi il mio amico Nico, al quale non posso dire di no, mi convince a partecipare alla Stramilano non competitiva da 10 km (gara che avevo corso agli inizi di questa avventura, nel 2009).
Oltretutto, mi invita a correre con i ragazzi della Via della Felicità, di cui sono fiero testimonial. Così, sistemate le logistiche, decido di ritornare agli albori e mi iscrivo alla più non competitiva delle non competitive!!

Però, in questo periodo di allenamenti lunghi in vista della UMS, 10 km sono decisamente pochi così mi invento di recarmi alla partenza in piazza Duomo con la metro, correre i 10 km della competizione e rientrare a casa di corsa per un totale di 20 km.

Il problema di questa "idea iniziale" è che apre lo spiraglio, come sempre, ad una serie di "idee successive" che hanno come comune denominatore (e non potrebbe essere altrimenti) spostare il limite.

Quindi, da dover correre solo 20 km di cui 10 km con gli amici a passo lentissimo, la situazione è "precipitata" e nell'ordine è diventata:

1) Perché spendere 2,5 euro per la metro dell'andata? Vado e torno di corsa e faccio i 10 km con Nico. Totale 30 km

2) Che peccato non poter correre con Luca al rientro alle gare, magari faccio con lui un pezzo della mezza maratona competitiva...ma si, dai! Non oltre 10 km così poi torno a casa. Totale 40 km.

3) Che bello correre con gli amici in una bella domenica di sole a Milano! Cosa saranno mai una decina di km in più? Ho la mattinata libera, al lavoro vado più tardi...facciamo una corsetta da casa al Duomo, poi la Stramilano da 10 km, poi la Stramilano da 21 km e poi di nuovo di corsa verso casa!! Totale 49 km!

Ecco come è andata a finire la mia domenica mattina, la terza consecutiva con distanze sopra a quella regina (42,195 km).
Il momento è buono, bisogna battere il ferro quando è caldo.

Non si molla un centimetro!!

venerdì 27 marzo 2015

L'IMPORTANZA DEL GRUPPO

Da piccolo avevo un gruppo di amici del cortile, giocavamo a pallone e mi piaceva organizzare delle partite. Avevo anche fatto stampare delle magliette da calcio con il numero in modo da poterci distinguere da tutti gli altri.
Da adolescente, nel periodo delle immense compagnie a metà degli anni 90, avevo comunque il mio gruppo ristretto di amici. Lo chiamavamo "il branco".
Poi è arrivata la corsa, ma le cose non sono cambiate.

Per me il gruppo è fondamentale.

Specie nell'ultimo periodo ho trovato, tramite il nostro bellissimo sport, un team fenomenale.
Ci è voluto un po' prima di trovarsi tutti sulla stessa lunghezza d'onda, qualcuno c'era già, altri sono arrivati in seguito. Ma oggi posso affermare con assoluta certezza che siamo una famiglia allargata!
Non credo neanche che rimarremo sempre e solo noi, magari qualcuno si aggiungerà. Ma solo dopo aver dimostrato di poter far parte del gruppo. Sono molto geloso del mio team e naturalmente non tutti possono farne parte.
Sta di fatto che chi è dentro vive in simbiosi con gli altri.
Dal messaggio di buongiorno su Whatsapp (gruppo privato, off course!), alle corse, alle cene fino ad arrivare alle iniziative più importanti.
Mi piace fare parte del gruppo. So di poter contare sui miei amici e loro sanno di poter contare sempre su di me.

Questa è vita, questa è una delle spinte più grandi per la sopravvivenza!

Così succede che per vari motivi istituzionali, devo essere a Novara e ho bisogno di una mano: Spike (dopo una notte al lavoro) e Bomber vengono subito con me.
Ho un impegno con uno sponsor, devo vederlo per forza quel giorno perché chissà quando tornerò a Novara: Zolla esce prima dal lavoro per darmi una mano.
Poi, vuoi non fare una corsetta sui baluardi novaresi dopo tanto tempo? Certo: Spike e Zolla corrono con me 10 km e mi offrono (Spike) una doccia calda post corsa.
Il giorno dopo, visto che è qualche tempo che non lo facciamo, organizziamo una corsetta serale al parco Sempione: Pino, Gully, Bomber, Sara, Walter e il Saggio rispondono presente e ne viene fuori un bellissimo allenamento con cena (pagata a giro da ognuno di noi) e chiacchiere finali.
Succede che oggi pomeriggio sarò al negozio da solo, nel bel casino del sabato e chiedo una mano al gruppo: Gully e Bomber (ormai di casa) verranno ad aiutarmi e passeremo un'altra bella giornata.

Tutto quello che posso fare io, non sarà mai paragonabile a quello che i miei amici stanno facendo per me.
Quello che però posso assicurare è che non mollerò un centimetro, li porterò tutti a realizzare i loro sogni podistici e non la darò mai vinta agli avvoltoi invidiosi che ci attaccano perché sognano di avere un gruppo così.

Non ci perdonano il cammino che loro non possono fare.

Noi sposteremo il nostro limite sempre un po' più in là.

lunedì 23 marzo 2015

EMOZIONI A ROMA

Doveva essere un bel weekend di corsa e così è stato!
15 atleti di Novara Che Corre erano al via della maratona di Roma numero 21.
Tra questi, ben 4 all'esordio (Anna, Giulio, Pino e Walter) e un graditissimo ritorno: quello di Andrea Squeo che mancava l'appuntamento con la distanza regina da circa 3 anni.
Treno, hotel, expo per il ritiro pettorali (con i soliti piacevoli incontri con Alessio Guidi, Mauro Firmani e Franz Rossi), pranzo, relax e cena pre gara sono volati via in un clima come al solito di festa. Con alcuni ragazzi siamo ormai come una grande famiglia. Tra di loro ne vorrei citare due: Gully e Pino. Calabresi trapiantati a Novara, hanno le rispettive famiglie in meridione e questo, secondo me, ha aiutato molto a solidificare il rapporto con il gruppo. Credo davvero che, soprattutto per loro, siamo una famiglia allargata.
Mi piace pensare questo.
Si va a dormire e stavolta, stranamente, si dorme per davvero. Il riposo è d'oro e Spike questo ormai lo ha imparato. A proposito di Spike, questa settimana ha corso 100 km e gli avvoltoi iniziano a stare in silenzio.

A maggio non parleranno proprio più.

La sveglia alla mattina suona presto, per le 6.00. Colazione tutti insieme in hotel, preparazione della divisa da corsa e ci troviamo nella hall.
Alcuni cercano una cerata antipioggia: si, purtroppo piove ma questo non ci fermerà. La maratona è per i coraggiosi.
Arriva Andrea Squeo e ci dirigiamo alla metro.
Scendiamo al Circo Massimo, c'è tanta gente colorata: è il popolo dei runners! Sono tanti anni che quasi ogni domenica osservo questo spettacolo, ma è sempre bello ed emozionante.
Ci inseriamo in griglia, gli esordienti sono emozionati. Eseguiamo il rito della benedizione e stavolta ci sono tutti i senatori: io, Lillo e Squeo. I 4 al debutto passano e ricevono il nostro incoraggiamento, alcuni smartphone riprendono la scena.
Alle 9 si parte, subito gara impegnativa con salite decise. Bomber Salatino saluta e se ne va, è di un altro pianeta (anche se sta con noi e si diverte un mondo) e farà un gran bel tempo.
Il gruppo si divide in due: davanti io, Anna, Valentino, Giulio, Pino, Gully, Sara, Fabio (arrivato alla partenza) e Walter.
Dietro, staccati di poco, Squeo, Lillo, Spike, Stefano Vada e Giorgione Bellotti.
Passano i km, si ride e si scherza. Complice una pausa-bagno, un gruppetto si stacca da noi ed inizia a correre ad un ritmo proibitivo, questa azione non concordata la pagheranno dopo con un calo importante intorno al km 38. Con i ragazzi rimasti, ci mettiamo ad una comoda velocità di crociera e tra una chiacchiera e l'altra, scivola via un bel pezzo di strada.
Sorveglio a distanza Anna, la vedo concentrata (troppo concentrata) ma per ora la lascio stare. È comunque sul pezzo e non voglio disturbarla. C'è Fabio che, forte delle sue 10 maratone, controlla la situazione nonostante una brutta influenza non gli stia dando tregua. Walter come sempre dice di avere male dappertutto ma ormai nessuno gli crede più infatti farà una gara enorme e scenderà, all'esordio, sotto le 4h12'!
Valentino e Giulio corrono insieme, sono entrambi molto forti. Con Valentino avevo corso a Milano nel 2012, per Giulio è la prima.
Al km 32 Valentino si stacca, ha male alle ginocchia. Giulio tiene duro, Walter sembra non sentire la fatica e allunga. Fabio è in pieno controllo. Anna inizia ad accusare qualche colpo. Non è stanchezza, ha solo guardato troppo "dentro" piuttosto che "fuori". La corsa estroverte, non il contrario. La corsa ti fa stare bene anche quando nella vita ci sono dei problemi (che la corsa NON risolve ma può alleviare). La corsa è la medicina migliore per tante cose. Non deve diventare una malattia, ma può essere sempre un piacevolissimo passatempo.
Vedo un atleta per terra che cerca di "tirarsi" la gamba. Mi fermo un paio di minuti a stirargliela. È in difficoltà per crampi, ma riprenderà la sua corsa.
Aumento un po' la falcata e rientro in gruppo.

Siamo al km 38, iniziano i km gloriosi. La maratona è lunga 40 km, gli ultimi due sono quelli della gloria. I 195 metri servono solo a non dimenticarla più.

Si rientra nel centro di Roma: piazza Navona, via del Corso, piazza del Popolo.
Giulio corre ancora bene, Anna mantiene comunque una buona andatura ed il traguardo è vicinissimo. Al km 40 da lontano vedo le sagome di Gully e Sara, entrambi non mi hanno ascoltato: lui ha tirato troppo e poi è scoppiato, lei non ha fatto la sua gara andando ad un ritmo più basso. Si rifaranno alla grande perché hanno la stoffa dei maratoneti.
Gli ultimi 2 km si corre tra ali di folla, si scende a piazza Venezia. Giulio si vuole godere un momento tutto suo e rallenta, Sara vola via veloce, Gully la porta a casa perché ormai ha esperienza, Fabio non ne parliamo.
Io sto con Anna come promesso. Ne abbiamo passate tante insieme in questi anni ma mai l'arrivo di una maratona! A poche centinaia di metri dal traguardo mi complimento con lei, le batto il cinque e le dico di aumentare più che può tanto ormai è fatta. Parte velocissima e la vedo, venti metri dietro di lei, mentre alza le braccia al cielo di Roma.

Roma è conquistata. La maratona è vinta. La sofferenza degli ultimi km passerà, la gloria resterà per sempre!

Arrivano tutti, ci abbracciamo rigorosamente con la medaglia da finisher al collo. Piove ancora ma ormai non ci interessa più. Mi si avvicina un tizio e dice che mi ha riconosciuto da Facebook e vuole fare un selfie al traguardo, potere dei social network!
È bello vedere la felicità negli occhi di tutti. Walter poi, non lo teniamo più! Ha fatto con me 10 flessioni all'arrivo, piange, non riesce quasi a respirare dall'emozione.
Saluto tutti e me ne vado, la mia dolce Rada mi aspetta a casa e non voglio farla attendere molto. Soprattutto in questo periodo!
Un'altra, l'ennesima, grande giornata di sport si conclude.
È bella la corsa, è bella Roma, è bellissimo questo gruppo.
Ogni tanto penso a quando abbiamo iniziato e tutto questo mi sembra incredibile!
Per concludere questo racconto ho un aneddoto: per fare più veloce a tornare in hotel per la doccia, ho ripreso a correre subito dopo aver salutato i ragazzi. Ho preso lo zaino al deposito borse e ho corso per quasi 3 km fino alla metro.
Tutti mi guardavano stupiti e molti mi urlavano cose tipo "ma non ti bastava?" oppure "ma la vuoi rifare?"...vai a spiegargli che tra poche settimane dovrò correre 7 maratone di seguito....
Arrivati alla metro ho continuato a correre sulle scale, tra atleti claudicanti e sguardi increduli. L'apoteosi c'è stata quando, arrivato a Termini, ho salito le scale di corsa a due gradini alla volta ed è partito un applauso....questo è il popolo della maratona.
Per la cronaca, quando ho spento il Garmin segnava 45,5 km.
Doccia, treno e alle 17.45 ero in macchina a  Milano con mia moglie pronto ad andare a fare la spesa e a partecipare ad una festa irlandese in serata!
Neanche tanto stanco ma felicissimo!
Non si molla un centimetro!

giovedì 19 marzo 2015

UNA MARATONA SPECIALE

Domenica si corre a Roma, la Città Eterna.
Per me è la maratona numero 54, la terza nella capitale d'Italia.
Lì nel 2011, mentre preparavo il mio primo Passatore, avevo staccato un gran tempo (4h08') ed era stata per me la prima volta sotto i 6 minuti al km in maratona.

Ma domenica sarà tutta un'altra storia. 

Ci saranno una ventina di ragazzi di Novara Che Corre.
Per me sarà più che altro un buon allenamento in vista di impegni futuri ben più proibitivi.
Avrò il piacere di accompagnare al traguardo gli amici in una lunga ed affascinante corsa tra le bellezze immortali di Roma.

Mi piace.

Ormai si sa che trovo molto più appagante "scortare" un amico alla finish line piuttosto che fare un personale sulla distanza ed in questi ultimi mesi per fortuna mi sta succedendo spesso, praticamente ogni domenica.
Ma questa volta, non me ne vogliano gli altri, è una maratona un po' più speciale di tutte le altre. 

Domenica correrò con Anna.
Domenica correrò per Anna.

Anna è Anna. Semplicemente Anna.

L'ho conosciuta quasi per sbaglio tanti anni fa, era un mercoledì sera.
Il primo approccio non è stato dei migliori, poi però mi sono affezionato e da allora non ci siamo più persi di vista. Sono passati gli anni, sono passate le stagioni, alcuni amici se ne sono andati, altri sono arrivati, alcuni amori sono finiti, sono passate le mode, le abitudini e le compagnie. C'è stato il periodo londinese, in cui ci vedevamo 2 o 3 volte all'anno, ma ogni volta che tornava era come se non fosse mai andata via. Siamo diventati grandi, mi sono sposato e lei era con me la mattina del mio matrimonio a sistemare gli ultimi preparativi per la cerimonia. 

Anna c'è sempre stata e sono sicuro che ci sarà sempre.

La corsa è solo l'ultimo capitolo di una lunga serie, che ci ha unito nella fatica alla banda di matti di cui facciamo parte e che ormai è diventata una famiglia allargata.

Per tutti questi motivi, domenica sarà emozionante. Sarà bellissimo quell'ultimo km sotto al Colosseo, con il cuore che batte e le gambe che vanno da sole guidate dall'adrenalina.
Come in tutti questi anni, nelle mille esperienze passate, ci saremo e sarà uno spettacolo!!!
#nonsimollauncentimetro
#spostandoillimite

martedì 17 marzo 2015

L'INTERVISTA

Ecco l'intervista fatta lo scorso 8 marzo al Parco Nord per gli amici di Meetab.
Ringrazio Ivan per la pazienza e i ragazzi che quella mattina hanno corso con me!
Non si molla un centimetro!

https://m.youtube.com/watch?v=7theG2IM26A&feature=youtu.be

venerdì 13 marzo 2015

LA FATICA

Ieri, mentre accompagnavo i ragazzi in stazione dopo la corsetta serale in centro a Milano, ho pensato (e l'ho detto anche a loro) quanto è bello il fatto che la corsa unisce.
La corsa, soprattutto quella di resistenza, accomuna persone di ceto, gusti, caratteristiche e vita diverse  che perseguono lo scopo comune di un traguardo, un'impresa, un record o semplicemente uno "stare meglio", attraverso il collante che tiene insieme questi gruppi: la fatica.
In questi lunghi anni di corse ho diviso km e km di strada con persone che mai avrei conosciuto altrimenti e che si sono rivelate invece dei grandi amici.
La fatica unisce. Amici nella fatica, amici per sempre.
Ricordo perfettamente ogni volto che ho incrociato in momenti particolarmente faticosi e duri come la maratona nel Sahara a 42 gradi o la notte infinita sul Balaton.
Li ricordo tutti. E non li dimenticherò mai!

martedì 10 marzo 2015

NEVER GIVE UP

http://www.ultramilanosanremo.it/singola/?page_id=1249

6 ANNI E NON SENTIRLI!

8 marzo 2009. Ore 9.00. 
Lungolago di Arona.
Per la prima volta in vita mia sono nella griglia di partenza di una gara podistica competitiva. Oltretutto si tratta di una mezza maratona, non ho mai corso per 21 km. In allenamento sono arrivato ad un massimo di 18. Non sono per niente curioso di cosa possa succedere, ho solo un certo timore reverenziale nei confronti della distanza....
Sono vestito come se dovessi correre al Polo Nord, le spille da balia con le quali ho attaccato il mio primo pettorale sono enormi. Mangio banane e barrette ad un ritmo frenetico. Mi guardo intorno, è una bella giornata di sole e mi chiedo chi me l'abbia fatto fare di essere lì in quel momento.

Questa è una domanda che si ripresenterà molte volte negli anni a venire.

8 marzo 2015. Ore 9.00
Cinisello Balsamo.
Spike, Ilaria e Gully sono sotto casa mia. Aspettiamo Anna che arriverà a breve. 
Il menu di questa mattina prevede una veloce video intervista per gli amici di Meetab (che da quest'anno sono onorato di avere come sponsor ufficiale), poi un bel 25 km a circuito al parco. 
Parcheggiamo la macchina in un punto strategico per averla sempre a portata di mano (e di gola) per i ristori volanti che facciamo ogni 10 km. La giornata è molto bella, c'è un sole caldo nel cielo di Milano.

Anche sei anni fa c'era il sole.

Non ho mai dimenticato quel giorno, quel traguardo, quella fatica, quella gioia immensa. Quella medaglia portata al collo per due giorni dopo la gara. In questi sei anni sono cambiate molte cose, non solo a livello sportivo. Ero sorpreso del mio 1h56'54'', pensavo che fosse impossibile poter correre per quasi due ore ininterrottamente.....chissà che faccia avrei fatto se qualcuno, con una sfera di cristallo rivolta verso il futuro, mi avesse detto in quel momento che ne avrei corse 31 di seguito....!

Al Parco Nord i km scorrono facili,si chiacchiera ed i ragazzi sono in ottima forma. Gully e Anna, con vista su Roma, si fermano dopo un paio di giri. Spike e Ilaria, che hanno un obiettivo mostruosamente più grande, completano l'allenamento in 2h e mezza abbondanti.

A casa ci aspetta Rada, la mia prima tifosa, che ha preparato bruschette e pasta al tonno per tutti. Mi piace, ci piace questo gruppo. Un team come se ne vedono pochi in giro.

Qualora ne avessi avuto ulteriore bisogno,il weekend è stato un ottimo indicatore di quanto questi ragazzi mi vogliano bene. Infatti sabato ero da solo al negozio e Bomber Salatino è partito da Novara per venire a darmi una mano e domenica, dovendo fare l'intervista e non potendomi muovere più di tanto per il futuro lieto evento, i ragazzi di cui sopra si sono allenati a Milano per farmi compagnia.

Queste sono le cose che mi piacciono, questa è la corsa come piace a me!

Grazie ragazzi, avanti fino al trionfo. Non si molla un centimetro, spostando il limite sempre e comunque un po' più in là!

venerdì 6 marzo 2015

GRAZIE DI CUORE!!

Ieri ricevo una mail nella quale mi si chiede di leggerne l'allegato e pubblicarlo su questo blog. Di solito, per scelta, pubblico solo scritti miei. Ma questa volta, leggendo queste righe, non ho potuto proprio farne a meno. Grazie davvero di cuore a tutti voi, sono emozionato, onorato e senza parole. Viva la corsa, viva il gruppo!!!


DICONO DI ME…

Non è solo il titolo di una canzone di Cesare Cremonini, ma è il titolo di questo che, spero a breve, tra le varie pause che mi “rubo” dal lavoro, sarà un piccolo tributo ad una persona molto importante

 05/03/2015

"Finito di correre ora, Simone caro. Hai la consapevolezza e anche noi...che tu...non sei un professionista x scelta. Sei una persona fantasica per...natura ."
 

"Grande Simo! Io è 13 anni (quasi) che lo seguo, corsa a parte!! Un mito!!"

"Io sono in assoluto la persona che lo conosce da più tempo e ho visto mille sfaccettature e vi posso assicurare a voi che lo conoscete meno che è una persona SPECIALE e UNICA"

"Io ho appoggiato Simone e penso lo farò sempre perché è un punto di riferimento ed una persona carismatica, penso che senza di lui tutto questo "sogno" probabilmente (oggi) non potrebbe esistere. Grazie SIMONE"

 

"Ti devo dare merito che sei veramente una persona di cuore e per questo ti ringrazio…."

ULTRAMARATONETA ULTRAIMPEGNATO…

Tante parole da spendere per questo compagno DELLA corsa.. non solo compagno DI corsa, badate bene… Anche se lui afferma che “non gli piace correre”, imparando a conoscere, capire, ascoltare e rispettare la corsa è diventato un maestro della strada! Sarà la strada a dare la sua sentenza! Questo ci insegna ogni volta che “deviamo il percorso”, ogni volta che facciamo qualche cavolata… Tipo: correre a 5’56” invece che a 6’00”, correre 75km in 5 giorni rischiando di sovraccaricare, correre il venerdì sera prima della maratona,  iscriversi ad una gara stratosfericamente più lunga di quelle corse fino a pochi mesi prima…. Tutti i cazziatoni, tutti i consigli, tutte gli allenamenti, gli incoraggiamenti e le spinte per un solo motivo: SPOSTARE IL LIMITE UN PO’ PIU’ IN LA’!!! La sua storia la conoscete…avrete tutti letto il suo libro, le sue storie…avrete tutti sentito i suoi racconti…durante gli ultimi km della maratona (UNADELLEGARESIMBOLODIQUESTIGIOCHIOLIMPICI) poi.. quelli sono i racconti che tiene gelosamente in serbo per quei momenti! Momenti che, per la maggior parte di noi, sono duri, faticosi, impegnativi…vorresti solo concentrarti e staccare la mente dal corpo per non provare dolore alle gambe... vorresti solo arrivare… vorresti staccare la mente appunto! E grazie a quei racconti accade! Perché lui, invece di fare fatica, parla ininterrottamente per 4h12’00” per tenere su il morale della squadra!!! E per portare ad uno ad uno i SUOI atleti al traguardo!

IL TRAGUARDO: La prima volta è emozionante per tutti… ma poi, quando inizi ad avere la consapevolezza di quello che puoi fare, diventa ancora tutto più bello!!! Inizi a capire che l’importante è volerlo e poi... niente ti può più fermare!

Avventure su avventure… ho passato ore ed ore a correre al fianco del Presidente… che dire: TANTA ROBA!!! Soprattutto nelle imprese più grandi, per le quali (solo in alcune purtroppo) sono onorato/a di averne fatto parte….

E spero, anzi, lo so, che ce ne saranno altre…sempre più audaci, sempre più emozionanti! E lo sapete anche tutti voi, cari atleti di NOVARA CHE CORRE... Sempre pronti mi raccomando, perché ormai… NON CI SONO PIÙ LIMITI!!!!!!

Grazie Simo!

martedì 3 marzo 2015

GIOIA INFINITA!!

Negrita - Gioia Infinita: http://youtu.be/zGnttrN2tlE

Questa è stata, nella calda estate del 2009, la colonna sonora della preparazione in vista della mia prima maratona a New York.
In quel periodo abitavo ancora a Novara e le mie uscite di corsa si perdevano nelle campagne a sud della città.
C'era la voglia di scoprire il limite, di andare oltre, di vedere cosa potesse succedere ad un uomo dopo 42195 metri di corsa.
Leggevo, studiavo, ascoltavo, mi informavo. La maratona l'avevo già corsa mille volte nella mia mente prima di correrla per davvero!
Avevo i falsi miti del muro del trentesimo km, delle maltodestrine che ti facevano resuscitare, del carico di carboidrati. Pensavo a come sarebbe stato passare sotto la linea del traguardo, l'emozione che sarebbe scoppiata subito dopo.
Poi....poi quel giorno tanto atteso è arrivato, è stato bellissimo, indimenticabile.
Ed è iniziata la mia corsa infinita, come la gioia cantata dai Negrita.

lunedì 2 marzo 2015

129

129.
Questo è il numero dei km che ho corso in una settimana.
Da domenica a domenica.
Reso ancora più straordinario dal fatto che questa tripla cifra è saltata fuori in mezzo ad una marea di impegni! Ho un sacco di amici con i quali condivido pezzi di strada e ciò rende tutto più facile. Senza di loro non sarebbe lo stesso.
E così, dopo la maratona delle Terre Verdiane e due uscite da 10 km (una con Simona), eccoci a venerdì:altri 10 km, stavolta un po' tirati, per iniziare il weekend podistico.
Sabato al Parco Nord invece ne ho corsi 20 faticosissimi. Era da tempo che non mi capitava di avere una crisi così forte di freddo/stomaco/gambe. Per fortuna che ero scortato dai miei soliti pazzi amici, senza di loro stavolta non ce l'avrei fatta. Quindi grazie a Gully, Spike, Bomber e Lazzaro...ed il ristoro finale dentro il Carrefour non ha prezzo!
Domenica, dopo la sveglia alle 6.30 ed una abbondante colazione, sono partito per Novara:ad attendermi ben 37 km di super lungo con una quindicina di atleti di Novara Che Corre.
Un buonissimo allenamento, reso ancora più "allenante" dalla mancanza di ristori compensati da litri di acqua ingurgitati ad ogni fontanella incontrata sul percorso. Gli ultimi km, come sempre i più duri, hanno visto l'ottima performance di Grissinbon e Walter che ora sono pronti per la loro prima maratona.
È stato bello tornare a correre sulle strade di casa, proprio sullo stesso asfalto dove, nel lontano luglio del 2007, è iniziata questa bella storia.