martedì 21 aprile 2015

GIORNI INTENSI

Le giornate frenetiche continuano incessanti e non mi permettono di scrivere regolarmente sul blog.
Ci siamo quasi, mancano ormai solo una manciata di giorni al grande appuntamento sportivo dell'anno 2015.
La grande sfida, la più grande sfida, è alle porte.
Ancora un solo allenamento serio (a Rimini, bellissima maratona domenica prossima) e poi saranno solo uscite leggere fino al giorno X.
Anche gli allenamenti, seppur costanti e con una certa logica, stanno risentendo di questi giorni intensi.

La scorsa settimana, dedicata al recupero dopo la doppietta di 142 km, sono stato dal mio amico mago fisioterapista Alessio che, dopo un veloce controllo, mi ha dato la sua benedizione. Ha detto che le mie gambe non sembravano quelle di uno che aveva corso oltre 3 maratone in un colpo solo tre giorni prima.
Nel frattempo sono riuscito anche a ritagliarmi un'uscita di quelle che piacciono a me: auto lasciata a Rada e di corsa fino a casa per un totale di 7 km allegri.
Domenica 19 aprile invece, approfittando di una lunga pausa dal lavoro a Torino (fermo nel capoluogo piemontese per 5 lunghe ore), ho fatto un bell'allenamento sulle sponde del Po: ne sono venuti fuori 18 km solitari come non mi succedeva da tempo.

Lunedì è stato il grande giorno della conferenza di presentazione della mia partecipazione alla Ultramilano-Sanremo al Novotel di via Suzzani a Milano, ottimamente organizzato da Meetab. Tanti amici presenti, con il team di supporto diretto da Heros in prima fila. Molto belli e toccanti gli interventi di Andrea Squeo a nome di Novara Che Corre, Loris Zoppelletto CEO di Meetab e della mia amica Giulia Bartolini vicepresidente de La Via della Felicità.  Molti aneddoti e molte curiosità sono saltate fuori dalla serata (conclusa poi a cena con il team).
Mi ha fatto un enorme piacere la presenza di Rupert Magni, compagno di mille avventure nei deserti.

Ma il piacere più grande è stato il messaggio di Sara: lei è bella, solare, sognatrice, forte. Ho avuto il piacere di correre con lei la sua prima mezza maratona ma soprattutto la sua prima, indimenticabile maratona a Reggio Emilia a dicembre.
È tosta, la nostra Sara.
Mi riempie sempre di affetto, è una di quelle persone che sai che ci sarà sempre. A me piace la corsa anche perché ti fa conoscere persone come la nostra Sara.
Scrivo "nostra" perché Sara è un patrimonio inestimabile di questo gruppo e noi tutti a Sara vogliamo un bene dell'anima.

Ieri mattina invece ho corso 10 bellissimi km al Parco Nord per tenere la gamba sveglia e reattiva. La primavera è arrivata ed il parco, con i colori vivi di questa stagione, è ancora più bello.

La UMS è alle porte, le chiacchiere sono finite.
La concentrazione e la serenità devono essere ai massimi livelli.
Ma non bisogna comunque esagerare. Bisogna prenderla così, come se fosse un gioco. Chi si fa troppe paranoie non va da nessuna parte.

Una corsa di 285 km è pur sempre una corsa, quindi innanzitutto divertimento e passione.

Se diventa qualcosa di più "solido", qualcosa di cui preoccuparsi troppo, l'avventura perde il suo fascino e crea solo fastidi.
Quanti ne ho visti in questi anni, prepararsi per mesi fino ai minimi dettagli per poi "soffrire troppo la gara" e saltare in aria come birilli. Anche nomi illustri. Per poter vincere si deve essere disposti anche a perdere.
Se la si vede da questo punto di vista, sarà sicuramente un successo.

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