È
da tanto tempo che non
scrivo articoli sulle gare,è stato un periodo davvero intenso.
Durante le feste,seppur io abbia sempre lavorato,sono riuscito a
ritagliarmi un piccolo spazio per dare finalmente continuità al mio
racconto.
La
100 km di Asolo,corsa nell'ormai lontanissimo mese di luglio,ha
lasciato una scia di bei ricordi ed una consapevolezza in più:vendo
cara la pelle.
Ho
trascorso un'estate tranquilla,all'insegna di molte uscite di corsa
ma con pochi km.Perlopiù tra Montagnetta e parco di Trenno.Di
particolare ricordo solo una corsetta di 21 km con Heros per fargli
“assaporare” per la prima volta questa distanza.
La
fine dell'estate rappresenta per me come per molti altri podisti,la
ripresa degli impegni più seri,con molte gare in programma e molti
km da affrontare.
L'ultima
domenica di agosto ho partecipato come ogni anno alla Sgamelà
d'Vigez,26 km di saliscendi allenanti su e giù per l'omonima
valle,contornati da un'organizzazione perfetta ed un rapporto
qualità/prezzo unico nell'ambiente. La giornata si è conclusa con
un bagno nelle acque gelide del torrente Melezzo.
Il
2 settembre,complice il fatto di non dover lavorare e di essere da
solo a casa,mi sono goduto una non competitiva di 21 km nel parco
vicino a Paderno Dugnano,ottimamente organizzata anch'essa.Qui sono
stato invitato dal mio amico Marco Airaghi,meglio conosciuto come
Capitano Scatenato.
Il
16 settembre è stata la volta della terza edizione della
Stragarbagna,l'unica gara che non ho mai corso e che forse non
correrò mai in quanto sono nell'organizzazione insieme alla mia
società Novara Che Corre ed alla Proloco di Garbagna Novarese.
Il
23 settembre ho raggiunto i miei amici Ciro Di Palma e Mauro Firmani
e ho corso con loro la Turin Half Marathon come “aiuto pacer”
delle 2 ore ed è stata una bellissima esperienza.
Mercoledì
26 settembre ho avuto il piacere e l'immenso onore di essere invitato
a correre da Valeria Straneo (sì,proprio lei...la super campionessa
che ha corso alle Olimpiadi 2012 ed ha il record italiano di mezza e
di maratona).Ci siamo accordati via sms e ci siamo dati appuntamento
al campo di atletica di Alessandria dove lei si allena.Ci siamo
trovati ed abbiamo fatto un'ora (per me) indimenticabile di corsetta
insieme (naturalmente al mio ritmo) e di chiacchiere nelle campagne
intorno alla città piemontese.Un'esperienza davvero unica che
porterò sempre tra i miei più cari ricordi.Ancora una
volta...grazie Valeria!
Il
29 settembre sono partito alla volta di Rovereto per la prima
edizione italiana della Fisherman's Friend Strongman Run alla quale
mi ero iscritto con Alice (Radio Deejay) che all'ultimo momento ha
dovuto rinunciare per una brutta influenza che non le ha dato tregua.
Anche
a Rovereto ho vissuto un'esperienza incredibile.Muri di
fieno,fiumi,funi da cui calarsi,reti alle quali appendersi,piscine da
attraversare a nuoto....il tutto con 18 km di corsa come
contorno!Siamo arrivati alla fine sporchi,bagnati,rotti ma contenti
come bambini!Dopo una doccia calda ed un hamburger,sono salito sul
treno e ho ripreso la strada di casa.
Il
7 ottobre il solito,consueto,immancabile appuntamento con la Deejay
Ten.Come ho detto più volte,questa gara non mi piace per
niente:troppo casino per troppi pochi km....ma quest'anno c'erano
delle novità che me l'hanno fatta digerire meglio.Ho avuto il
piacere di avere a Milano Cinzia,mia amica di sabbia(con la quale ci
ripresenteremo dinanzi alla grande distesa del Sahara il prossimo
marzo)appena tornata dalla Runiceland in Islanda. È
arrivata sabato,siamo andati al Deejay Village e poi a cena. La
domenica mattina abbiamo corso e poi siamo stati a pranzo con altri
reduci del deserto per una domenica davvero molto bella. Inoltre
quest'anno ho corso la Deejay Ten per la prima volta con
Rada,accompagnadola dal primo all'ultimo metro e lei,come sempre,si è
fatta valere. E poi,per la prima volta ad una gara vera,si è
iscritta (e l'ha conclusa egregiamente) anche mia sorella Laura.
Dopo
una domenica stranamente senza gare,mi sono presentato al via della
Lago Maggiore Marathon il 21 ottobre nonostante fossi appena
rientrato da tre giorni a Londra.
Sarà
l'aria di casa,sarà il bellissimo panorama,sarà la presenza della
mia famiglia....ma ogni anno qui faccio una grande gara.Nel 2011 ho
fatto il mio personale e mi sembrava impossibile abbassarlo (visto
che non farò mai allenamenti specifici per correre più veloce,non
mi piace e lo lascio volentieri agli amanti del “cronometro da
guardare con insistenza ad ogni km”).Questa volta,oltretutto,ci
sono arrivato stanco e mai avrei pensato di chiudere con un tempo di
3 ore e 44 minuti,ben 8 minuti sotto il mio personale.Con me,oltre a
Ilaria ed all'eterno Lillo,ha corso anche Heros il re degli
accompagnatori.Per lui era la prima esperienza sulla distanza regina
e quindi anche uno spartiacque per ciò che sarebbe successo dopo.Il
suo spirito agonistico lo ha portato a chiudere con uno stratosferico
3 ore e 44 minuti (è arrivato 40-50 secondi prima di me) e questo lo
ha convinto ha cercare di migliorarsi con allenamenti per scendere
sotto le tre ore.Gli faccio il mio più caloroso in bocca al lupo,mi
spiace però di aver perso un valido compagno di corsa.
La
domenica successiva non ho fatto gare,ma un bell'allenamento nei
colori autunnali della Montagnetta pronto ad immergermi nel caos
della Grande Mela....si,New York.
Sull'edizione
2012 della Maratona di New York,quella mai corsa e forse mai neanche
nata,si è già detto e scritto di tutto.I blog ed i social network
per settimane non hanno fatto altro che parlare di quella gara.Io ero
là,ho visto e posso dire solo una cosa:è stata presa la
decisione giusta con una tempistica volontariamente sbagliata.Questo
è tutto.
Il
17 novembre sono partito con Heros per Torino dove,l'indomani ho
corso la maratona.Non avevo mai pensato di correrla,forse perchè in
quella città ci ho lavorato per 8 anni e se potevo,evitavo di
andarci.Ma quest'anno mi sono deciso,spinto dal mio amico e grande
persona Mauro Firmani.Lui,che della Turin Marathon è
testimonial,organizza tutti gli anni i pacer e la sua presenza ad una
gara è sinonimo di buona organizzazione della stessa.A questo
aggiungiamoci la presenza di Ciro Di Palma ed il gioco è fatto!
Ma
la cosa più bella,più vibrante,più emozionante del weekend
piemontese è stata senza ombra di dubbio l'aver avuto il piacere e
l'onore di accompagnare al traguardo della sua prima maratona un eroe
contemporaneo,una delle persone che stimo di più in assoluto.Il
grande Giuseppe “Cico” Cicogna.Su di lui si potrebbe scrivere un
libro ma ciò che mi piace davvero è la sua dedizione nello stare
sempre in prima linea nel sociale,sia esso la lotta alle droghe o la
catastrofe nella quale lavorare con la Protezione Civile.Sempre là
davanti e sempre con il sorriso sulle labbra,mai una parola fuori
posto e sempre tutto sotto controllo.
Cico
probabilmente non era allenato per correrla,la maratona.Ma uno così
non avevo dubbi che ce l'avrebbe fatta ugualmente.Al diavolo le
tabelle e i minuti al km,siamo partiti e via!Ho preferito tenere il
freno a mano tirato,la maratona la conosco fin troppo bene per farmi
fregare e per far fregare chi corre con me.Sapevo che la crisi
sarebbe arrivata e credo di aver fatto un buon lavoro di
“accompagnamento” nel tratto più duro per Cico.Negli ultimi km
ho cominciato con la mia consueta telecronaca ed il rettilineo finale
è stato storico (anche per un mio scivolone sui sampietrini!),ho
ricordato a Cico che nonostante tutto il lavoro che svolge
quotidianamente stava portando a termine una corsa di
quarantaduemilacentonovantacinquemetri!!
Abbiamo
tagliato il traguardo io,lui ed Heros con la bandiera della Via della
Felicità,con Cico più emozionato che stanco.Ricordo con piacere
questa grande giornata di sport.
Il
25 ottobre mi sono rilassato con una corsetta alla Montagnetta mentre
molti miei amici erano impegnati con la Firenze Marathon.
Nel
frattempo il freddo pungente dell'inverno ha iniziato a farsi sentire
e per me che non lo sopporto è iniziata la stagione più
difficile.In settimana cerco di tenere un minimo sindacale di
allenamento,per lo più sul tapis roulant in palestra dove sono
arrivato anche a correre per un'ora e mezza.E poi nuoto.Anche se va a
periodi.A volte non nuoto per settimane,a volte faccio più vasche
che corsa.Ed ogni tanto,quando il tempo me lo permette,faccio
l'allenamento doppio:corsa alla Montagnetta e poi subito in piscina
per 40-60 vasche.
Il
2 dicembre ho corso una gara molto bella,molto ben organizzata e sono
riuscito anche a far combaciare tutti gli impegni incastrandoli
perfettamente con i 25 km collinari del “Giro del colle di San
Michele”.Devo fare i miei complimenti al Circuito Running perchè
mi sono trovato davvero bene.Sono partito da Milano da solo,sapendo
di trovare gli amici di Novara Che Corre sul posto ed accordandomi
con Rada che mi avrebbe raggiunto a Novara con il treno.
Dopo
45' di macchina sono arrivato a San Marco di Borgomanero,al
palazzetto dove c'era il ritiro pettorali,il ristoro e dove ho
aspettato i ragazzi che arrivavano da Novara.Nonostante i 2°C,non ho
patito più di tanto il freddo ed ho cominciato a correre nel
fango.Ho corso con Lillo che in discesa volava,allenatissimo dagli
ultratrail che ogni tanto si spara.
25
km di salite e discese,di continui saliscendi in una splendida
giornata di sole.Le mie Brooks Cascadia erano completamente ricoperte
di fango,si arrivava da una settimana di pioggia e neve. Insomma,un
gara dura ma molto bella e terminata con una chicca:a 2 km dal
traguardo stacco Lillo,o meglio,non mi accorgo che lui diminuisce il
passo mentre io mantengo il mio.
A
pochi metri dal traguardo,quando lo speaker (l'amico Davide Daccò)
riconoscendomi mi sta già chiamando all'arrivo,mi volto e non vedo
Lillo. Guardo indietro ma nulla,non c'è.
Non
ci ho pensato su neanche un attimo:mi sono fermato ad aspettarlo a
cinque,sei metri dal traguardo vicino alle transenne con la gente che
mi guardava sorpresa. Davide a quel punto ha detto al microfono che
stavo aspettando il mio compagno di corse e la gente ha iniziato ad
applaudire!Non me lo aspettavo,per me è davvero una cosa normale.
Lillo poi è arrivato ed era contento del mio gesto. Questo ripaga
più di mille vittorie.
Il
weekend successivo,quello dell'8 e 9 dicembre,sono stato a Reggio
Emilia per la 17a maratona della bella città emiliana. Sono partito
il sabato mattina con il team della “Via della Felicità”,non
prima di aver corso nel ghiaccio della Montagnetta con la mia amica
Stefanie ed aver fatto con lei un'abbondante colazione proteica. Dopo
un'ora e mezza di viaggio siamo arrivati al palazzetto sede dell'expo
della maratona. Avevamo,grazie all'intervento di Ciro Di Palma,uno
spazio all'interno del palazzetto per il nostro stand. Il sabato è
trascorso veloce ed ho avuto il piacere di rivedere molti amici. I
mitici Andrea e Alina,i compagni di sabbia Cinzia,Gianluca,Giorgia ed
il grande Rossano. Ho conosciuto Franz di Xrun e ho scambiato due
chiacchiere con Stefano Baldini che ha anche firmato la nostra
bandiera. Alla sera siamo stati a cena tutti insieme e poi a nanna in
albergo.
La
mattina seguente la temperatura rigida non ha impedito a molti
runners di prendere parte ad una delle maratone meglio organizzate
d'Italia (forse la migliore) e così anche io,coperto
all'inverosimile,mi sono buttato nella mischia.
Dal
giorno precedente avevo deciso di stare con Cinzia e correre con lei
almeno fino al km 32,punto nel quale lei avrebbe incrociato un suo
amico che l'avrebbe “scortata” negli ultimi diecimila.
Lei,con
un cenno,mi ha fatto capire che andava bene ma che avrei dovuto non
parlare troppo (per me una faticaccia!). Tra noi gente del deserto
bastano poche parole così mi sono limitato a qualche
battuta,rispettando la sua richiesta. E' stata una bellissima
esperienza e comunque qualche risata ce la siamo fatta lo stesso!
Stranamente avevo molta energia e ho mantenuto una buona andatura. Mi
sono ristorato bene ed ho evitato di strafare,così al km 38 ho
aumentato il passo ed ho intravisto la possibilità di chiudere con
un insperato crono. Al cartello del km 42,prima dei 195 metri
della gloria,come da accordi c'era ad attendermi Heros con la
bandiera della “Via della Felicità” issata su un'asta di un
metro e mezzo. Me l'ha passata ed ho fatto un arrivo “alla Ciro”
sventolandola con una variante:appena superata la finish line l'ho
piantata per terra tipo conquistatore. Per la cronaca,e solo per
quella,ho corso in 3 ore 50 minuti e 23 secondi.
Il
16 dicembre ho partecipato alla bella iniziativa natalizia di Silvio
Omodeo,onorato di essere stato invitato,al parco di Trenno.
Ho
chiuso il mio 2012 chilometrico con qualche uscita
tranquilla,soprattutto sul tapis roulant e alla Montagnetta. Mi sono
concesso un'uscita un po' più lunga (17 km) il 30 dicembre mattina.
Per concludere bene l'anno,mentre correvo,ho aiutato una ragazza
rimasta senza benzina a spingere l'auto per quasi un km. Arrivati al
benzinaio mi ha detto che era contenta che ci fossero ancora persone
buone in giro,le ho fatto gli auguri e ho ripreso la mia corsetta
felice.
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